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Si torna a comprare casa, soprattutto nelle grandi città

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Da un lato prezzi del mattone in discesa, come ha registrato ieri dalla fotografia scattata da Nomisma sul mercato residenziale, dall’altro compravendite in crescita, come dichiara oggi l’agenzia delle Entrate. Due variabili che si muovono in uno stretto legame. Forse è solo perché i valori scendono che le compravendite tornano a salire? Certo che ci sono anche altre componenti da tenere in considerazione, come una fiducia migliorata nel Paese, più mutui disponibili e la speranza di una ripresa. Che certo però non è alle porte.

Secondo il report dell’agenzia delle Entrate il mercato immobiliare italiano nel terzo trimestre 2014 torna a crescere, con compravendite nel complesso in aumento del 3,6%.

Il settore residenziale ha registrato da luglio a settembre 2014 un numero di 94.861 compravendite, in aumento di oltre il 4% dalle 91.083 transazioni del terzo trimestre 2013. A fare la parte del leone ancora una volta sono le città capoluogo – come confermato dalle ultime note trimestrali – che recuperano quasi il 7%. In positivo anche i settori commerciale (+9%), produttivo (+1,6%) e le pertinenze (+2,4%).
Comunque dal 2004 la perdita accumulata dalla contrazione delle compravendite per via della crisi immobiliare rimane ampia: circa il 45%.

I grandi capoluoghi
Il trend a due velocità tra capoluoghi e resto del Paese è ancor più evidente se si guarda l’andamento delle otto maggiori città. Qui le compravendite sono salite del 9,6% contro il 7% del totale dei capoluoghi. Trend positivo anche nelle rispettive province con transazioni che salgono del 4,4% (meglio del dato nazionale del totale dei non capoluoghi, 2,8%). Fanno eccezione le sole province di Torino e di Palermo, dove il “resto della provincia” è in calo rispettivamente dell’1,1% e del 2,4%.
Ma dove il mercato è diventato più vivace? A Milano per la verità si conferma dinamico visto che per il quinto trimestre consecutivo mette a segno un rialzo del 6,8%, qualcuno sostiene grazie all’attesa per Expo 2015 (+6,9% la crescita nel secondo trimestre e +3,4% quella dei primi tre mesi 2014). Con il resto della provincia che vede scambi in aumento dell’8,8% (-2,9% nel periodo da aprile a giugno 2014 sullo stesso periodo dell’anno precedente). Ma spiccano anche i balzi di Firenze e Bologna vicini al 20%. Roma recupera con vendite in aumento dell’11,8% rispetto al +3,9% del trimestre precedente. Torino è la città con la performance più debole: 0,7%.

Le vendite per aree geografiche
Come si dispone sul territorio quel +4,1% di vendite residenziali? Per questo trimestre in maniera più o meno uniforme. Meglio del resto va il centro (+4,5%), segue il Nord (+4,3%) mentre al Sud si registra un tasso di crescita pari al 3,6%. Nord e Sud nel trimestre scorso avevano incassato segni negativi a fronte di un Centro che saliva per compravendite dell’1,7% (+2,3% nei capoluoghi).
I dati positivi portano con sè un tentativo di recupero della perdita di volumi archiviata dal settore residenziale l’anno scorso. Per l’acquisto di abitazioni nel 2013 il settore ha perso circa otto miliardi di euro, si sono spesi infatti 67,5 miliardi di euro a fronte dei 75,7 miliardi registrati nel 2012.

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